RIFLESSIONI DA QUARANTENA



Non so a quale giorno di quarantena siamo arrivati. La mia sensazione di surrealismo, però, non è cambiata.

Quando è iniziato tutto, sembrava strano non vivere davvero la nostra vita. Per molti sono cambiate tante cose: lavoro, abitudini quotidiane, molti hanno rinunciato ai pranzi con la propria famiglia, alle serate con gli amici...alla routine!
Quando tutto finirà, invece, sembrerà strano tornare a fare tutto ciò. È paradossale. 


Credo, e spero, che questa “vita (quasi) parallela”, sia servita a qualcosa di positivo.
C’è chi ha scoperto di avere grandi capacità culinarie, chi ha capito quali sono le vere relazioni, chi finalmente si è ricordato cosa significa riposare, chi ha compreso quella frase che ripeteva sempre il nonno “devi avere sempre dei soldi da parte..perché non si sa mai!”, chi ha riscoperto vecchie passioni e chi ne ha scoperte delle nuove.

Se mi concentro su di me, penso che sia passata da prendere tutto con leggerezza ad iniziare a capire quanto tutto questo, almeno un pò, mi abbia quasi cambiato. 
Ho la sensazione che la Natura si sia un pò arrabbiata.
Di solito chi si comporta male, viene punito. La Natura, invece, è stata più buona perché ci ha fatto solo stare a casa (anche se non proprio tutti...!).
E cosa è successo? Qui a Torino sembra di respirare per la prima volta, i fiumi sono tornati limpidi e quando mi affaccio dal balcone vedo, finalmente, le montagne in lontananza. Sembra come se la Natura volesse riprendersi i suoi spazi e come faceva la mia mamma, ci avesse invitato a riflettere, a farci capire che eravamo “sulla strada sbagliata”.


Spero che non venga dimenticato quello che avete provato. Spero che si continui ad essere grati ai medici, agli infermieri, alle donne delle pulizie, a chi, anche se lontano fisicamente, si interessa a voi con un semplice "come stai?".
Spero che tutti continuino a prendersi cura del pianeta, degli essere viventi...della vita!


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